lunedì 14 novembre 2016

DIY - Dal tronco alla libreria

Proprio così, dal tronco alla libreria è l'ultima frontiera della follia in cui mi sono imbattuto nelle ultime 8 settimane.

Mio padre tempo fa aveva portato a casa delle fette di tronco di rovere allo stato grezzo che aveva parcheggiato fuori casa a prendere l'acqua in attesa che un folle come me le utilizzasse per costruirci qualcosa.

Mi sono dato del folle perchè quando mia moglie mi ha detto che in sala sarebbe servita una libreria io le ho risposto con una certa nonchalant che avrei potuto costruirla con quelle vecchie tavole di rovere enfatizzando la cosa con la famosa frase: tanto cosa ci vuole? basta qualche piallata... mannaggia a me!!





Provo quindi a raccontarvi questa titanica avventura che credo mi abbia segnato nel profondo; non essendo il tipo di persona che lascia le cose incompiute una volta iniziato un lavoro lo si deve portare a termine.

Tutto inizia con lo scegliere le tavole migliori anche se purtroppo tutte sono svergolate sul lato lungo e incurvate su quello corto.

Come già si può notare non è possibile usare una tavola per fare i montatti della libreria e/o i ripiani perchè non sono sufficientemente larghe e perchè con il tempo tenderebbero ad incurvarsi ancora di più.

La soluzione è quella di realizzare delle tavole lamellari unendo varie sezioni in modo ribaltato, tecnica imparata da mio padre..

Si nota anche che lo scarto è spropositato considerando la forma del tronco e che devo fare pannelli lunghi almeno 220 cm.
Inoltre tutta la parte che va dalla corteccia a circa 5cm verso l'interno chiamata volgarmente "grasso" andrebbe eliminata.

Ho accorciato le tavole tenendo circa 20 cm in più rispetto alla misura che mi serviva, soprattutto per alleggerirle perchè il peso si fa sentire.




Con tutte le tavole qui sopra riuscirò a realizzare solamente i fianchi e lo schienale della libreria mentre per i ripiani ne dovrò rimediare altrettante.

Su ogni singola tavola è necessario ricavare un taglio rettilineo che mi consentirà di fate tutte le fette da circa 9 cm ciascuna.
Appoggio ogni tavola sul carrello della combinata e tenendola ferma con le mani la faccio scorrere verso la lama. Questa forse è l'operazione più brutta da fare perchè la tavola è svergolata e tenerla ferma com le mani durante tutto il taglio è pericoloso e affaticante.




Il passo successivo consiste nell'affettare le tavole longitudinalmente ricavando dei listelli larghi circa 9 cm.





Ognuna delle tavole tagliate è completamente fuori squadro, non c'è ortoganalità tra i lati e non sono neppure planari.

Quello che è necessario fare per metterle in squadro è creare almeno 2 lati ortogonali e per fare questo mi avvicino alla pialla.

Prima si fa passare il lato largo in modo da creare una superificie planare.



il lato piallato poi lo si appoggia alla guida perpendicolare al piano e si procede a piallare il lato corto in modo da ottenere un angolo di 90° tra i 2 lati.


Ora si passa alla pialla a spessore facendo scorrere il listello con la parte rettilinea rivolta verso il basso.

Questo procedimento è fondamentale per realizzare una tavola planare e calibrata.
Il procedimento va ripetuto partendo dalla tavola più spessa facendole passare tutte prima di cambiare spessore.

In questo modo all'ultimo passaggio si è certi di avere tutte le tavole dello stesso spessore.



Dopo averle passate tutte alla pialla a spessore ho uniformato le larghezze a 8 cm.





Ho dato una prima intestata per portarle tutte ad una misura in lunghezza più o meno ugale.


Per realizzare i vari pannelli le tavole vanno unite con l'accortezza di affiancarle in modo ribaltato o meglio invertendo l'andamento della venatura






Dopo aver scelto le tavole che comporranno i fianchi è il momento di realizzare gli scassi delle lamelle.
Con l'apposito strumento su ogni tavola ho fatto ogni 40 cm circa le sedi per le lamelle.






Infine colla vinilica come se non ci fosse un domani e tanti morsetti per tenere tutto pressato.





Per evitare che i vari pezzi s'incollino formando una superficie curva è sempre meglio mettere delle tavole trasversali che mantengono tutto rettilineo. Altra cosa importante è mettere della pellicola per evitare che si incollino le tavole trasversali.


Abbondare con i morsetti è sempre cosa buona e giusta.



Dato che i morsetti non sono infiniti devo per forza di cose mettere in colla un pannello al giorno.
Nei tempi di attesa mi porto avanti con la realizzazione dello schienale che dovrà sempre essere di rovere con effetto dogato ma di uno spessore intorno ai 6 mm.

Per ottenere delle tavole spesse 6 mm la soluzione è quella di "spaccare in due" un listello nel lato dello spessore ricavando delle fette da almeno 1 cm che successivamente andrano piallate a spessore.




Un paio di passaggi allo spessore e le doghe dello schienale sono pronte.



Le doghe dello schienale andranno unite fra di loro e bisogna evitare che tra una e l'altra non ci sia della luce così ho ricavato sui fianchi di ognuna una sede per far si che s'incastrino.





con carta vetrata a mano ho smussato i bordi a circa 45° in  modo da dare l'effetto della doga una volta unite.




Per tenere unite le doghe ho incollato dei listelli con grappette sul retro.



e finalmente lo schienale è pronto per essere squadrato...


Alla fine di tutto questo lavoro mi ritrovo solo con 2 fianchi + lo schienale e senza i ripiani non posso continuare così tiro fuori dalla mucchia altre fette di tronco e ripeto tutto da capo.

Questa volta per unire i listelli per formare i ripiani non userò le lamelle (perchè sono finite) ma creerò delle spine in compensato lungo i fianchi da unire.

Dopo ore ed ore di piallatura mi ritrovo al punto di unire i listelli per formare i piani.

Posizionando la lama esattamente al centro dello spessore ho fatto delle scanalature per tutta la lunghezza




Ho tagliato delle strisce di compensato da 3 mm che dovranno incastrarsi nelle scanalature dei listelli.


Le striscioline di compensato correranno lungo tutto lo spessore e saranno cosparse di vinilica



Come sempre il solito groviglio di morsetti e dopo aver ripetuto l'operazione per altre 3 volte le tavole che andranno a formare i ripiani sono finalmente pronte



Dopo l'incollaggio la colla in eccesso ha creato dei grumi duri che rimuovo in modo grossolano con il carro armato prima di ripassare il tutto a spessore per ripulire per bene la superficie.



Qualche lieve passatta allo spessore rende il tutto più uniforme.


Finalmente ecco le tavole pronte per essere tagliate a misura dei ripiani.




Ora i ripiani sono tagliati a misura nel verso della larghezza della libreria; la misura in profondità la farò alla fine.


Praticamente i pezzi ora ci sono tutti e posso iniziare ad assemblare.

Per assemblare la struttura principale è necessario prima preparare i due fianchi ad alloggiare lo schienale ricavando una sede profonda 9 mm sulla parte posteriore di essi.

Con 3 passaggi sulla combinata portando via i 3 mm della lana ottenengo uno profilo ad L.



Lo stesso profilo l'ho replicato sul ripiano inferiore e unendolo al fianco si può notare che si è venuta a creare una sede all'interno della quale si collocherà lo schienale. la quadratura dello schienale manterrà in squadro tutta la libreria.


Piano inferiore

Il ripano in alto invece è stato tagliato in modo da consentire allo schienale di passarci sopra e quindi di essere puntato direttamente al ripiano.

Piano superiore
Per fissare il piano inferiore e quello superiore ai fianchi ho usato dei listelli con lamelle










Misurando le diagonali controllo lo squadro e prendo le misure per tagliare lo schienale che dovrà alloggiare nella sede creata.


Taglio lo schienale secondo le misure



Lo schienale ora entra alla perfezione nella sede



Smonto di nuovo tutto e preparo i finachi per sorreggere i ripiani facendo i classici fori pe ri reggipiani.

Con l'aiuto di una faesite preforata segno i fori su entrambi i fianchi.



Sul fianco opposto si deve ribaltare la faesite forata in modo che i fori siano specchiati.


Un pò di stucco dove serve e una generosa levigata con carta vetrata fine.



Finalmente si assemblano i pezzi e si incomincia a dare una forma al tutto.

Prima incollo con lamelle il piano di fondo e quello alto poi quando ancora la colla non ha tirato cospargo la sede dello schienale di vinilica e lo incastro inchiodandolo con degli spilli da 18 mm







Ora che lo scheletro è incollato posso iniziare a preparare le decorazioni per dare uno stile che possa sposarsi con l'arredamento della mia sala.
Monterò delle mostrine da 5 cm lungo i fianchi poi sopra creerò una sorta di cappello a gradini e sotto un piede che allarga la base.


Le mostrine sono rigorosamente di rovere di spessore 8 mm le quali saranno incolate e spillate sui fianchi.




La mostrina superiore sarà lavorata alla cnc con la quale creerò un intaglio che riprenderà lo stile della stufa in maiolica che ho in sala.




Per realizzare il cappello superiore incollo degli scarti di rovere creando due gradini da circa 22 mm







Ecco il cappello incolato


Infine il piede sarà realizzato allo stesso modo ma con ritagli di rovere di misura diversa


La libreria ora è pronta per essere carteggiata e tinta.



Per poter inserire questa libreria nell'arredamento ho dovuto snaturare l'essenza del rovere tinteggiandola di un colore tendente al noce scuro.

Avevo in casa dell'impregnante cerato incolore al quale ho aggiunto una tintura di wenge fino ad arrivare al colore desiderato.









Dopo tanta fatica e sudore sono riuscito a completare questo lavoro titanico ed essendo la prima esperienza partendo da fette di tronco posso dire di essere molto soddisfatto del risultato.





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